CHI ORIGLIA NON SENTIRÀ MAI PARLAR BENE DI SÈ (Esopo)
Nelle righe che seguono, l'aggettivo 'intelligente' servirà ad indicare oggetti controllabili via app, meglio ancora se compatibili con 'assistenti virtuali' come Amazon Alexa o Google Home. (Ce ne sono anche altri, noi usiamo questi). Quasi tutti gli oggetti smart presenti in casa vengono gestiti tramite la app 'SmartLife'. Non tutti: esistono app specifiche per alcuni oggetti, tipo una delle pompe del giardino, collegata a un interruttore collegato alla app 'ewelink', oppure gli oggetti Ikea, e altri ancora. Per fortuna esistono degli ambienti generalisti, tipo 'Alexa' o 'Google Home', per citarne due, tramite i quali è possibile controllare anche oggetti di altri produttori. Esiste anche, fra gli altri, un software molto potente, che gira anche su computer, chiamato 'Home Assistant'. Credo che ne parleremo.
(Disclaimer, qualunque cosa questa parola significhi: nel momento in cui scriviamo queste righe lo stato dell'arte del cablaggio Ethernet è cat.6)
Ovviamente un requisito essenziale è quello di disporre di una buona rete Wi-Fi che copra tutta la casa.
Nel nostro caso, la rete è così strutturata:
In taverna, al piano seminterrato, dove arriva la fibra, c'è il router principale. La fibra può essere di due tipi:
Se le porte del router non sono sufficienti (come nel nostro caso), ad una di quelle porte si può collegare un cosiddetto 'Switch', che praticamente le moltiplica.
Il cavo che collega due elementi della rete può anche essere molto lungo (fino a 60 metri per i cavi di categoria 6, per quello che ricordo; poi verifichiamo); questo significa che, se abbiamo una casa a più piani, possiamo mettere uno switch in ciascun piano, a cui collegare i 'terminali' di quel piano
Dove non arriva il cavo di rete arriva il Wi-Fi. Per non parlare di quelle apparecchiature che non dispongono di porte Ethernet, cioè funzionano solo in Wi-Fi. Il nostro router emette anche il segnale Wi-Fi, che però potrebbe non coprire l'intero territorio su cui ci interessa diffondere il segnale. In questo caso ci vengono in aiuto i cosiddetti 'ripetitori', come quello della foto che segue:
Come dice il nome, il ripetitore riceve il segnale e lo rilancia, permettendo così di coprire zone che il router non è in grado di raggiungere.
Per quanto ci riguarda, 'domotizzare' la casa è consistito soprattutto nelle seguenti azioni:
Come dicevamo, nella maggior parte dei casi a queste prese sono collegate delle telecamere di sorveglianza, oppure gli switch di cui sopra, oppure i computer. Normalmente la velocità di trasmissione via cavo è superiore al Wi-Fi, per cui è da preferire, ad esempio, se dobbiamo scaricare molti dati sul computer. Idem per lo 'streaming', anche se in questo caso il Wi-Fi, generalmente, va comunque bene.
Anche la rete Ethernet può essere più o meno veloce; attualmente, per quel che ne so, quella più comune va a 1Gigabit/s (contro i 100Megabit/s di qualche anno fa). Questo comporta la necessità di utilizzare apparecchiature compatibili (p.e. switch a 1Gbit) e cavi di categoria almeno 5b o 6. Nel mio caso i cavi sono tutti di categoria 6.
Un caso particolare ha riguardato la mansarda, dove non arrivavano cannette dei telefoni, per cui non abbiamo potuto installare prese di rete. In caso di necessità, utilizziamo i cosiddetti 'powerline', che consentono di far viaggiare il segnale di rete sulla linea elettrica!
Funziona così: dove c'è una presa di rete mettiamo un powerline, che infiliamo in una presa di corrente; nel punto di destinazione, nel nostro caso la mansarda, mettiamo il powerline gemello (vanno sempre in coppia ovviamente). Il primo powerline preleva il segnale dalla presa di rete e lo convoglia sulla rete elettrica; il suo gemello fa il contrario: preleva il segnale dalla rete elettrica e lo mette a disposizione sulla sua porta RJ45, a cui avremo collegato, per esempio, via cavo, un computer.
Questo nel caso sia necessario il cablaggio fisico, altrimenti possiamo ricorrere al Wi-Fi, come abbiamo visto.
(scritte in blu per paragrafi provvisori)
Se abbiamo in casa altri oggetti non 'intelligenti', ma comunque controllabili con un telecomando, esistono degli apparecchietti, loro sì 'intelligenti', che possono ricevere comandi 'domotici' ed emettere i corrispondenti segnali a infrarossi per controllare l'apparecchio interessato;
Lo stesso discorso vale per le lampadine non 'intelligenti': basta collegarle a un interruttore smart: è quello che abbiamo fatto, per esempio, per i faretti in cucina.
Con interruttori dello stesso tipo comandiamo gli irrigatori installati in giardino.
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Per quale motivo fare tutto ciò?
Vediamo
Riepilogando, tutti gli oggetti elencati reagiscono a comandi che arrivano tramite Wi-Fi, come dicevamo all'inizio, e che possono essere impartiti in diversi modi:
Ovviamente gli 'assistenti virtuali', che ormai sono molto diffusi, offrono innumerevoli altre possibilità: possiamo ascoltare musica, guardare video su quelli con display, usarli come interfono, effettuare chiamate telefoniche, chiedere informazioni di vario genere (notizie, ricette, tutorial, perfino proverbi e barzellette)
Questa è solo una panoramica; se possibile, in seguito, proveremo ad approfondire e dettagliare. Sempre che qualcuno sia interessato!